Associazione a tutela del commercio si vicinato

associazione a tutela del commercio di vicinato

lunedì 18 febbraio 2013

Dialogonews.it

Sesto, il presidente di AssoCommercio Vino dichiara “guerra” all’insegna dello slogan “Tempo scaduto”

SESTO SAN GIOVANNI - Il patto di non belligeranza si è rotto. AssoCommercio non intende più aspettare la risposta che il Comune e Davide Bizzi, proprietario delle ex aree Falck, non riescono (o non vogliono) dare per affrontare i problemi del commercio di vicinato e il passo successivo è una presa di posizione in perfetto stile di guerra”. Il presidente Paolo Vino vuole scuotere l’ambiente perché ritiene che il tempo in questo caso non è galantuomo ma uccide le attività commerciali. Mentre si cerca di mettere insieme un tavolo di lavoro i negozianti devono pagare le tasse, gli affitti, le spese e fare i conti con i clienti sempre di meno. Senza un rimedio ai problemi del commercio di vicinato non c’è futuro. E la reazione del presidente di AssoCommercio nasce da questa necessità.
 di Paolo Vino *
Paolo VinoCon molto rammarico apprendo la non volontà di un imprenditore al dialogo con il tessuto sociale della città. Questo ci fa pensare che al nuovo proprietario delle aree ex Falck non interessa come, ma quanto potrà costruire. Apprezziamo la disponibilità ad un confronto del sindaco ma non è di quello che abbiamo bisogno. Oggi la “Categoria” dei commercianti ha bisogno di risposte serie e concrete sulla progettualità per il rilancio del commercio nella città costruita e non di confronti. Le risposte dell’assessore Montrasio non sono sufficienti, il volano economico e sociale di una città, il commercio di vicinato, non può essere liquidato con l’applicazione del minimo dell’IMU o di un ipotetico “tavolo di lavoro”.
La zona di via Saint Denis aspetta risposte da quasi un anno, così come la zona di via Guglielmo Marconi; la stessa Rondinella con l’Assoc. Picardi da anni chiede un restyling e potrei andare avanti così per molte zone della città. Sono dispiaciuto perché oltre al fatto che le precedenti amministrazioni non hanno ritenuto importante puntare sul commercio di vicinato, nemmeno le rappresentanze sindacali ufficiali hanno saputo difendere la “Categoria”, in più si sono aggiunti imprenditori non locali che hanno (a parer mio) imbruttito l’ingresso della città e altri che vorrebbero fare altrettanto. Per il “Distretto del Commercio”, panacea di tutti i mali, stendo un velo. Ora è il nostro momento: dimostreremo che la “Categoria del Commercio” c’è, è forte, coesa e presente.
Dimostreremo che è stufa di subire scelte fatte da persone che non sanno cosa vuol dire alzare una saracinesca la mattina e dover lottare contro la crisi, i furti, le rapine e le tasse. Nei prossimi giorni organizzeremo gruppi di lavoro con i commercianti di tutti i quartieri al fine di promuovere una mobilitazione per esplicitare le nostre esigenze. Partiremo dal fatto che un Progetto noi lo abbiamo già presentato e l’amministrazione lo ha fatto suo “in tutti i sensi”. 
Un ultimo appello lo faccio a tutte le forze Politiche che nella precedente campagna elettorale hanno dichiarato che il commercio di vicinato va preservato e che il centro commerciale non si sarebbe mai fatto: noi commercianti abbiamo bisogno di supporto, il commercio di vicinato è troppo importante per una città e non ha colore politico, ci aspettiamo una grossa partecipazione da parte di tutti e se qualcuno ad elezioni fatte pensa di fare un passo indietro, vorrà dire che era solo un spot elettorale.
* Presidente di AssoCommercio

Nessun commento:

Posta un commento