Associazione a tutela del commercio si vicinato

associazione a tutela del commercio di vicinato

giovedì 31 gennaio 2013

Paolo Vino (Assocommercio): “Commercianti sempre più in difficoltà, facciamo un incontro pubblico in città, non le dirette web”

Posted on January 31, 2013 by

Da Assocommercio Sesto San Giovanni riceviamo e pubblichiamo:
“Leggo sul quotidiano Il Giorno del 30 gennaio che si parla di riavvicinamento tra comune e negozianti, di segnali positivi per la costituzione del tavolo per il commercio di vicinato e attività artigianali che sembra quasi arrivare in seguito alla manifestazione promossa lunedì dall’Unione Commercianti. Manifestazione che ha visto la mobilitazione di ben 10 persone in giacca e cravatta non tutti commercianti, seduti davanti un monitor nella sede di viale Marelli che ascoltavano via streaming il presidente Sangalli e poi l’assessore Montrasio che ancora una volta ci ha parlato di IMU. Cerchiamo di fare chiarezza: il tavolo di lavoro ci sarebbe stato comunque! Ben vengano i tecnici che magari ci spiegheranno tante incongruenze della città, tanto abbandono, tanto degrado, tanti progetti abbandonati e tante promesse non mantenute, ma il tempo è scaduto non serve più parlare ma agire e se il tavolo deve esserci deve essere un tavolo esecutivo non un tavolo di consulta.
L’ottimismo di Tentori, rappresentante dell’associazione di via Picardi, che spera ancora di parlare la stessa lingua all’interno del confronto del tavolo…. fa sorridere. Lo inviterei a parlare con Stefano Parente dello Sporting Cafè che proprio oggi ha ricevuto dal gestore del centro Boccaccio l’invito ha lasciare i locali entro 30 gg e lui parlava sicuramente la stessa lingua di chi ci amministra.
Oppure Gianni e Pinotto (Tentori e Camozzi) potrebbero andare da Enzo in via Saint Denis un fornaio strepitoso, innovativo che ha già licenziato due dipendenti da quando i sensi di marcia sono stati cambiati. Ma molto più semplicemente in via Picardi, dove era stato promesso il restyling che da tanto chiedete a meno che, visto che improvvisamente vi siete trasformati da “Duri Leghisti” in “Paladini Democratici” vi hanno promesso che prima della fine dei lavori delle aree Falck (2053) vi sistemano via Picardi.
Resta il fatto che sono state tutte promesse elettorali NON MANTENUTE, posti di lavoro persi, anni di sacrifici buttati, ma tranquilli…….ci sposteremo tutti nel nuovo centro commerciale sotto il T5. D’altronde il “grande accordo” è IL DIRITTO DI PRELAZIONE e per chi volesse rimanere nella Bidonville Sestese il Presidente Melzi e il suo fido Segretario Fede Pellone vi salveranno con il “Distretto del Commercio” che, NON PAGA chi vi ha aderito ma si riempie la bocca.
Ma smettiamola di prenderci in giro, ci sono persone che non tirano la fine del mese o hanno accumulato molti debiti con il fisco perché non sono riusciti a pagare contributi o altre tasse in tempo utile e voi fate i tavoli di lavoro?. Rinnovo il mio invito al Sindaco Chittò e al Dott. Bizzi, per un incontro pubblico, affinché si possa capire da uno quali sono i progetti per la nuova Sesto San Giovanni (Futura Dubai) e dall’altra quali sono i progetti per il rilancio della città Costruita (Futura Bidonville) e del commercio di vicinato.
Resta il fatto che se per legittimi motivi tutto questo non fosse possibile, per legittimi motivi ci sentiremo liberi di manifestare come meglio riterremo“.
Paolo Vino
segretario Assocommercio Sesto San Giovanni 

DialogoNews.it

Sesto, il presidente di AssoCommercio Paolo Vino dichiara guerra: subito confronto o scenderemo in piazza


Paolo Vino
Paolo VinoSESTO SAN GIOVANNIOrmai è scontro frontale. Sul terreno del commercio di vicinato aumentano i toni bellicosi tra i negozianti scontenti della situazione e preoccupati del loro futuro e di quello della loro attività, sempre più in crisi e verso il rischio della chiusura e la parte istituzionale che non risponde tempestivamente, e in modo concreto all’appello di aiuto. Il presidente dell’AssoCommercio Paolo Vino, nei giorni scorsi, ha scritto una lettera aperta al sindaco Monica Chittò e al proprietario delle aree Falck nelle vesti dell’amministratore Davide Bizzi, per avere delucidazioni e garanzie sul futuro progetto che prevede anche un altro centro commerciale che andrebbe a oscurare i negozi della città costruita, già fortemente penalizzati. La risposta è stata di costituire in Comune un tavolo di confronto dove le parti possano affrontare il problema. Una proposta che i commercianti non ritengono positiva e per questo il presidente di AssoCommercio riparte all’attacco con questo comunicato.
 
Leggo sul Giorno di oggi 30 gennaio che si parla di riavvicinamento tra comune e negozianti, di segnali positivi per la costituzione del tavolo per il commercio di vicinato e attività artigianali che sembra quasi arrivare in seguito alla manifestazione promossa lunedì dall’Unione Commercianti. Manifestazione che ha visto la mobilitazione di ben 10 persone in giacca e cravatta non tutti commercianti, seduti davanti un monitor nella sede di viale Marelli che ascoltavano via streaming il Presidente Sangalli e poi l’assessore Montrasio che ancora una volta ci ha parlato di IMU.
Cerchiamo di fare chiarezza: il tavolo di lavoro ci sarebbe stato comunque! Ben vengano i tecnici che magari ci spiegheranno tante incongruenze della città, tanto abbandono, tanto degrado, tanti progetti abbandonati e tante  promesse non mantenute, ma il tempo è scaduto non serve più parlare ma agire e se il tavolo deve esserci deve essere un tavolo esecutivo non un tavolo di consulta. L’ottimismo di Tentori, rappresentante dell’associazione di via Picardi, che spera ancora di parlare la stessa lingua all’interno del confronto del tavolo…. fa sorridere. Lo inviterei a parlare con Stefano Parente dello Sporting Cafè che proprio oggi ha ricevuto dal gestore del centro Boccaccio l’invito ha lasciare i locali entro 30 gg e lui parlava sicuramente la stessa lingua di chi ci amministra. 
Oppure Gianni e Pinotto (Tentori e Camozzi) potrebbero andare da Enzo in via Saint Denis un fornaio strepitoso, innovativo che ha già licenziato due dipendenti da quando i sensi di marcia sono stati cambiati. Ma molto più semplicemente in via Picardi, dove era stato promesso il restyling che da tanto chiedete a meno che, visto che improvvisamente vi siete trasformati da “Duri Leghisti” in “Paladini Democratici” vi hanno promesso che prima della fine dei lavori delle aree Falck (2053) vi sistemano via Picardi.
Resta il fatto che sono state tutte promesse elettorali NON MANTENUTE, posti di lavoro persi, anni di sacrifici buttati, ma tranquilli…….ci sposteremo tutti nel nuovo centro commerciale sotto il T5. D’altronde il “grande accordo” è IL DIRITTO DI PRELAZIONE e per chi volesse rimanere nella Bidonville Sestese il Presidente Melzi e il suo fido Segretario Fede Pellone vi salveranno con il “Distretto del Commercio” che, NON PAGA chi vi ha aderito ma si riempie la bocca.
Ma smettiamola di prenderci in giro, ci sono persone che non tirano la fine del mese o hanno accumulato molti debiti con il fisco perché non sono riusciti a pagare contributi o altre tasse in tempo utile e voi fate i tavoli di lavoro? Rinnovo il mio invito al Sindaco Chittò e al Dott. Bizzi, per un incontro pubblico, affinché si possa capire da uno quali sono i progetti per la nuova Sesto San Giovanni (Futura Dubai) e dall’altra quali sono i progetti per il rilancio della città Costruita (Futura Bidonville) e del commercio di vicinato. Resta il fatto che se per legittimi motivi tutto questo non fosse possibile, per legittimi motivi ci sentiremo liberi di manifestare come meglio riterremo. 
Paolo Vino, presidente AssoCommercio

mercoledì 30 gennaio 2013

Asso Commercio.com
associazione a tutela del commercio di vicinato


COMUNICATO STAMPA
Leggo sul giorno di oggi 30 gennaio che si parla di riavvicinamento tra comune e negozianti, di segnali positivi per la costituzione del tavolo per il commercio di vicinato e attività artigianali che sembra quasi arrivare in seguito alla manifestazione promossa lunedì dall’Unione Commercianti. Manifestazione che ha visto la mobilitazione di ben 10 persone in giacca e cravatta non tutti commercianti, seduti davanti un monitor nella sede di viale Marelli che ascoltavano via streaming il Presidente Sangalli e poi l’assessore Montrasio che ancora una volta ci ha parlato di IMU. Cerchiamo di fare chiarezza: il tavolo di lavoro ci sarebbe stato comunque! Ben vengano i tecnici che magari ci spiegheranno tante incongruenze della città, tanto abbandono, tanto degrado, tanti progetti abbandonati e tante promesse non mantenute, ma il tempo è scaduto non serve più parlare ma agire e se il tavolo deve esserci deve essere un tavolo esecutivo non un tavolo di consulta. L’ottimismo di Tentori, rappresentante dell’associazione di via Picardi, che spera ancora di parlare la stessa lingua all’interno del confronto del tavolo…. fa sorridere. Lo inviterei a parlare con Stefano Parente dello Sporting Cafè che proprio oggi ha ricevuto dal gestore del centro Boccaccio l’invito ha lasciare i locali entro 30 gg e lui parlava sicuramente la stessa lingua di chi ci amministra. Oppure Gianni e Pinotto (Tentori e Camozzi) potrebbero andare da Enzo in via Saint Denis un fornaio strepitoso, innovativo che ha già licenziato due dipendenti da quando i sensi di marcia sono stati cambiati. Ma molto più semplicemente in via Picardi, dove era stato promesso il restyling che da tanto chiedete a meno che, visto che improvvisamente vi siete trasformati da “Duri Leghisti” in “Paladini Democratici” vi hanno promesso che prima della fine dei lavori delle aree Falck (2053) vi sistemano via Picardi. Resta il fatto che sono state tutte promesse elettorali NON MANTENUTE, posti di lavoro persi, anni di sacrifici buttati, ma tranquilli…….ci sposteremo tutti nel nuovo centro commerciale sotto il T5. D’altronde il “grande accordo” è IL DIRITTO DI PRELAZIONE e per chi volesse rimanere nella Bidonville Sestese il Presidente Melzi e il suo fido Segretario Fede Pellone vi salveranno con il “Distretto del Commercio” che, NON PAGA chi vi ha aderito ma si riempie la bocca. Ma smettiamola di prenderci in giro, ci sono persone che non tirano la fine del mese o hanno accumulato molti debiti con il fisco perché non sono riusciti a pagare contributi o altre tasse in tempo utile e voi fate i tavoli di lavoro?. Rinnovo il mio invito al Sindaco Chittò e al Dott. Bizzi, per un incontro pubblico, affinché si possa capire da uno quali sono i progetti per la nuova Sesto San Giovanni (Futura Dubai) e dall’altra quali sono i progetti per il rilancio della città Costruita (Futura Bidonville) e del commercio di vicinato. Resta il fatto che se per legittimi motivi tutto questo non fosse possibile, per legittimi motivi ci sentiremo liberi di manifestare come meglio riterremo.

                                       Paolo Vino
Presidente
AssoCommercio

lunedì 21 gennaio 2013

Paolo Vino (Assocommercio): “Il commercio è moribondo, l’Unione del Commercio non se n’è accorta”. Guarda le foto

Posted on January 21, 2013 by 

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Da Assocommercio Sesto San Giovanni riceviamo e pubblichiamo:
Ci voleva un richiamo alla manifestazione del Vostro presidente nazionale Sangalli per farvi avere una reazione. Quindi se ho ben capito, Gent.ssimi Presidente Melzi e Segretario Fede Pellone dell’Unione del Commercio, proponete una manifestazione Nazionale contro la crisi e per le sempre più continue chiusure delle attività commerciali ma a livello locale il vostro è un atteggiamento di dialogo e di ascolto; e visto che ormai “il commerciale sulle aree Falck è stato determinato”, a che serve lottare?
Stupisce poi l’articolo apparso due giorni fa su un settimanale locale Il Gazzettino, dove il pezzo sopra intervista commercianti e cittadini che spiegano come questo anno sia stato il peggiore in assoluto, come l’anticipo pre Natalizio degli sconti e l’avvio dei saldi sia disastroso, come le tasse, il costo personale, il costo unità locazione siano ormai insostenibili. L’articolo sotto invece, vede il segretario dell’ Unione Commercianti felice e un po’ rincuorato, da una ripresa delle vendite che sarebbe interessante capire da quali dati o parole ha percepito.
L’unica parola che mi viene in mente è sgomento, capisco perché questa città, la mia città dove lavoro sia stata travolta da una catastrofe di mal gestione a livello di commercio di vicinato. In effetti se da un lato l’amministrazione pubblica non è stata in grado di governare questa nave, che per motivi anche di crisi Nazionale si è inabissata, è anche vero che l’interlocutore che aveva di riferimento e accreditato come forza sindacale a tutela della categoria, ha aperto la stiva per far entrare meglio l’acqua.
Comunque cari colleghi commercianti state sereni che con calma, con molta calma l’Unione qualcosa farà. Resta il fatto che da parte mia è d’obbligo scusarmi con cittadini e colleghi commercianti per le mie dichiarazioni di qualche giorno fa. Vi spiego: ieri e ancora oggi, sul quotidiano nazionale Il Giorno leggo di una Sesto San Giovanni splendida, che ha uno stato di qualità di negozi superiore ad altre città che ci circondano , i negozi di abbigliamento navigano nell’oro per le forti vendite e i sestesi si sono dati alla cura del proprio corpo perché quando andranno in giro per l’Italia, l’Europa o per il mondo un cittadino sestese si riconoscerà lontano un miglio.
Mi scuso se ho visto male perché gli 8 negozi chiusi tra Via Cesare da Sesto, piazza della Resistenza e piazza Petazzi devo essermeli sognati o addirittura inventati ma siccome io non faccio testo giudicate voi dall’immagine.
Chiudo queste poche righe dicendo che sono passati sette giorni dalla lettera che ho inviato al Sindaco Chittò e al Dott. Bizzi , sei giorni dalla contro risposta all’assessore Montrasio e mancano ventitre giorni all’annuncio della manifestazione a tutela del commercio di vicinato e ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta concreta scritta.
Una cosa è certa, questa volta non ci fermeremo davanti alle semplici parole, vogliamo risposte concrete e servono ADESSO, il commercio sestese E’ REALMENTE MORIBONDO, I COLLEGHI LAMENTANO UNA NON TUTELA E NOI DI ASSOCOMMERCIO CHIEDIAMO SEMPLICEMENTE DI CAPIRE QUALI SONO I PROGETTI E GLI INVESTIMENTI PER IL RILANCIO DEL COMMERCIO DI VICINATO NELLA CITTA’ COSTRUITA“.
Paolo Vino
segretario Assocommercio Sesto San Giovanni 

Sesto, il presidente di AssoCommercio Vino attacca l’Amministrazione e l’Unione: “I negozi chiudono e a voi va tutto bene”

I negozi chiusi negli ultimi giorni a Sesto
di Paolo Vino *
I negozi chiusi negli ultimi giorni
Commercianti armiamoci e partite, io vi raggiungo dopo! Ci voleva un richiamo alla manifestazione del vostro presidente nazionale Sangalli per farvi avere una reazione. Quindi se ho ben capito, Gent.ssimi Presidente Melzi e Segretario Fede Pellone proponete una manifestazione Nazionale contro la crisi e per le sempre più continue chiusure delle attività commerciali ma a livello locale il vostro è un atteggiamento di dialogo e di ascolto; e visto che ormai “il commerciale sulle aree Falck è stato determinato”, a che serve lottare? Stupisce poi l’articolo apparso due giorni fa su un settimanale locale dove il pezzo sopra intervista commercianti e cittadini che spiegano come questo anno sia stato il peggiore in assoluto, come l’anticipo pre Natalizio degli sconti e l’avvio dei saldi sia disastroso, come le tasse, il costo personale, il costo unità locazione siano ormai insostenibili.
L’articolo sotto invece, vede il segretario dell’ Unione Commercianti felice e un po’ rincuorato, da una ripresa delle vendite che sarebbe interessante capire da quali dati o parole ha percepito. L’unica parola che mi viene in mente è sgomento, capisco perché questa città, la mia città dove lavoro sia stata travolta da una catastrofe di mal gestione a livello di commercio di vicinato. In effetti se da un lato l’amministrazione pubblica non è stata in grado di governare questa nave, che per motivi anche di crisi Nazionale si è inabissata, è anche vero che l’interlocutore che aveva di riferimento e accreditato come forza sindacale a tutela della categoria, ha aperto la stiva per far entrare meglio l’acqua.
Comunque cari colleghi commercianti state sereni che con calma, con molta calma l’Unione qualcosa farà. Resta il fatto che da parte mia è d’obbligo scusarmi con cittadini e colleghi commercianti per le mie dichiarazioni di qualche giorno fa. Vi spiego: ieri e ancora oggi, sul quotidiano nazionale Il Giorno leggo di una Sesto San Giovanni splendida, che ha uno stato di qualità di negozi superiore ad altre città che ci circondano , i negozi di abbigliamento navigano nell’oro per le forti vendite e i sestesi si sono dati alla cura del proprio corpo perché quando andranno in giro per l’Italia, l’Europa o per il mondo un cittadino sestese si riconoscerà lontano un miglio.
Mi scuso se ho visto male perché gli 8 negozi chiusi tra Via Cesare da Sesto, Piazza della Resistenza e Piazza Petazzi devo essermeli sognati o addirittura inventati ma siccome io non faccio testo giudicate voi dall’immagine. Chiudo queste poche righe dicendo che sono passati sette giorni dalla lettera che ho inviato al Sindaco Chittò e al Dott. Bizzi , sei giorni dalla contro risposta all’assessore Montrasio e mancano ventitre giorni all’annuncio della manifestazione a tutela del commercio di vicinato e ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta concreta scritta. Una cosa è certa, questa volta non ci fermeremo davanti alle semplici parole, vogliamo risposte concrete e servono ADESSO, il commercio sestese è realmente moribondo, i colleghi una non tutela e noi di AssoCommercio chiediamo semplicemente di capire quali sono i progetti e gli investimenti per ilrilancio del commercio di vicinato nella città costruita.
*  Presidente AssoCommercio
LoSpecchio.it

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO/ Commercio di vicinato, Assocommercio: vogliamo risposte concrete e servono adesso, il commercio sestese è realmente moribondo


Ci voleva un richiamo alla manifestazione del Vostro presidente nazionale Sangalli per farvi avere una reazione. Quindi se ho ben capito, Gent.ssimi Presidente Melzi e Segretario Fede Pellone proponete una manifestazione nazionale contro la crisi e per le sempre più continue chiusure delle attività commerciali ma a livello locale il vostro è un atteggiamento di dialogo e di ascolto; e visto che ormai "il commerciale sulle aree Falck è stato determinato", a che serve lottare? Stupisce poi l'articolo apparso due giorni fa su un settimanale locale, "Il Gazzettino", il pezzo sopra l’intervista, con commercianti e cittadini che spiegano come questo anno sia stato il peggiore in assoluto, come l'anticipo pre Natalizio degli sconti e l'avvio dei saldi sia disastroso, come le tasse, il costo personale, il costo unità locazione siano ormai insostenibili. L'articolo sotto invece, vede il segretario dell'Unione Commercianti
felice e un po' rincuorato, da una ripresa delle vendite che sarebbe interessante capire da quali dati o parole ha percepito. L'unica parola che mi viene in mente è sgomento, capisco perché questa città, la mia città dove lavoro sia stata travolta da una catastrofe di mal gestione a livello di commercio di vicinato. In effetti, se da un lato l'amministrazione pubblica non è stata in grado di governare questa nave, che per motivi anche di crisi nazionale si è inabissata, è anche vero che l'interlocutore che aveva di riferimento e accreditato come forza sindacale a tutela della categoria, ha aperto la stiva per far entrare meglio l'acqua. Comunque, cari colleghi commercianti state sereni che con calma, con molta calma l'Unione qualcosa farà. Resta il fatto che da parte mia è d'obbligo scusarmi con cittadini e colleghi commercianti per le mie dichiarazioni di qualche giorno fa. Vi spiego: ieri e ancora oggi, sul quotidiano nazionale Il Giorno leggo di una Sesto San Giovanni splendida, che ha uno stato di qualità di negozi superiore ad altre città che ci circondano, i negozi di abbigliamento navigano nell'oro per le forti vendite e i sestesi si sono dati alla cura del proprio corpo perché quando andranno in giro per l'Italia, l'Europa o per il mondo un cittadino sestese si riconoscerà lontano un miglio. Mi scuso se ho visto male perché gli 8 negozi chiusi tra via Cesare da Sesto, piazza della Resistenza e piazza Petazzi devo essermeli sognati o addirittura inventati, ma siccome io non faccio testo giudicate voi dall'immagine. Chiudo queste poche righe dicendo che sono passati sette giorni dalla lettera che ho inviato al sindaco Chittò e al Dott. Bizzi, sei giorni dalla contro-risposta all'assessore Montrasio e mancano ventitrè giorni all'annuncio della manifestazione a tutela del commercio di vicinato e ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta concreta scritta. Una cosa è certa, questa volta non ci fermeremo davanti alle semplici parole, vogliamo risposte concrete e servono adesso, il commercio sestese è realmente moribondo, i colleghi lamentano una non tutela e noi di Assocommercio chiediamo semplicemente di capire quali sono i progetti e gli investimenti per il rilancio del commercio di vicinato nella città costruita.

Paolo Vino
Presidente AssoCommercio
Sestonotizie.it

NEGOZI A SESTO, IL PRESIDENTE DI ASSOCOMMERCIO PAOLO VINO NE HA PER TUTTI: ATTACCO ALL'UNIONE DEL COMMERCIO, AL SINDACO, ALL'ASSESSORE, A BIZZI E AL QUOTIDIANO "IL GIORNO"


Sesto San Giovanni -    Commercianti Armiamoci e partite, io vi raggiungo dopo!!! Paolo Vino, Presidente di AssoCommercio, ci invia il "comunicato stampa/lettera aperta all'Unione del Commercio" che pubblichiamo: ---" Ci voleva un richiamo alla manifestazione del Vostro presidente nazionale Sangalli per farvi avere una reazione. Quindi se ho ben capito, Gent.ssimi Presidente Melzi e Segretario Fede Pellone proponete una manifestazione Nazionale contro la crisi e per le sempre più continue chiusure delle attività commerciali ma a livello locale il vostro è un atteggiamento di dialogo e di ascolto; e visto che ormai "il commerciale sulle aree Falck è stato determinato", a che serve lottare? Stupisce poi l’articolo apparso due giorni fa su un settimanale locale "IL GAZZETTINO", (...)dove il segretario dell’ Unione Commercianti sembra felice e un po’ rincuorato, da una ripresa delle vendite che sarebbe interessante capire da quali dati o parole ha percepito. L’unica parola che mi viene in mente è sgomento, capisco perché questa città, la mia città dove lavoro sia stata travolta da una catastrofe di mal gestione a livello di commercio di vicinato. In effetti se da un lato l’amministrazione pubblica non è stata in grado di governare questa nave, che per motivi anche di crisi Nazionale si è inabissata, è anche vero che l’interlocutore che aveva di riferimento e accreditato come forza sindacale a tutela della categoria, ha aperto la stiva per far entrare meglio l’acqua. (...) Resta il fatto che da parte mia è d’obbligo scusarmi con cittadini e colleghi commercianti per le mie dichiarazioni di qualche giorno fa. Vi spiego: ieri e ancora oggi, sul quotidiano nazionale IL GIORNO leggo di una Sesto San Giovanni splendida, che ha uno stato di qualità di negozi superiore ad altre città che ci circondano (...) Mi scuso se ho visto male perché gli 8 negozi chiusi tra Via Cesare da Sesto, Piazza della Resistenza e Piazza Petazzi devo essermeli sognati o addirittura inventati ma siccome io non faccio testo giudicate voi dall’immagine. Chiudo queste poche righe dicendo che sono passati sette giorni dalla lettera che ho inviato al Sindaco Chittò e al Dott. Bizzi , sei giorni dalla contro risposta all’assessore Montrasio e mancano ventitre giorni all’annuncio della manifestazione a tutela del commercio di vicinato e ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta concreta scritta. Una cosa è certa, questa volta non ci fermeremo davanti alle semplici parole, vogliamo risposte concrete e servono ADESSO, il commercio sestese E’ REALMENTE MORIBONDO, I COLLEGHI LAMENTANO UNA NON TUTELA E NOI DI ASSOCOMMERCIO CHIEDIAMO SEMPLICEMENTE DI CAPIRE QUALI SONO I PROGETTI E GLI INVESTIMENTI PER IL RILANCIO DEL COMMERCIO DI VICINATO NELLA CITTA’ COSTRUITA. (Paolo Vino, Presidente AssoCommercio)".
    AssoCommercio
                       Associazione a tutela del commercio di vicinato


Commercianti Armiamoci e partite, io vi raggiungo dopo!!!
Ci voleva un richiamo alla manifestazione del Vostro presidente nazionale Sangalli per farvi avere una reazione. Quindi se ho ben capito, Gent.ssimi Presidente Melzi e Segretario Fede Pellone proponete una manifestazione Nazionale contro la crisi e per le sempre più continue chiusure delle attività commerciali ma a livello locale il vostro è un atteggiamento di dialogo e di ascolto; e  visto che ormai “il commerciale sulle aree Falck è stato determinato”, a che serve lottare? Stupisce poi l’articolo apparso due giorni fa su un settimanale locale “IL GAZZETTINO”, dove il pezzo sopra intervista commercianti e cittadini che spiegano come questo anno sia stato il peggiore in assoluto, come l’anticipo pre Natalizio degli sconti e l’avvio dei saldi sia disastroso, come le tasse, il costo personale, il costo unità locazione siano ormai insostenibili. L’articolo sotto invece, vede il segretario dell’ Unione Commercianti  felice e un po’ rincuorato, da una ripresa delle vendite che sarebbe interessante capire da quali dati o parole ha percepito. L’unica parola che mi viene in mente è sgomento, capisco perché questa città, la mia città dove lavoro sia stata travolta da una catastrofe di mal gestione a livello di commercio di vicinato. In effetti se da un lato l’amministrazione pubblica non è stata in grado di governare questa nave, che per motivi anche di crisi Nazionale si è inabissata, è anche vero che l’interlocutore che aveva di riferimento e accreditato come forza sindacale a tutela della categoria, ha aperto la stiva per far entrare meglio l’acqua. Comunque cari colleghi commercianti state sereni che con calma, con molta calma l’Unione qualcosa farà. Resta il fatto che da parte mia è d’obbligo scusarmi con cittadini e colleghi commercianti per le mie dichiarazioni di qualche giorno fa. Vi spiego: ieri e ancora oggi, sul quotidiano nazionale IL GIORNO leggo di una Sesto San Giovanni splendida, che ha uno stato di qualità di negozi superiore ad altre città che ci circondano , i negozi di abbigliamento navigano nell’oro per le forti vendite e i sestesi si sono dati alla cura del proprio corpo perché quando andranno in giro per l’Italia, l’Europa o per il mondo un cittadino sestese si riconoscerà  lontano un miglio. Mi scuso se ho visto male perché gli 8 negozi chiusi tra Via Cesare da Sesto, Piazza della Resistenza e Piazza Petazzi devo essermeli sognati o addirittura inventati ma siccome io non faccio testo giudicate voi dall’immagine. Chiudo queste poche righe dicendo che sono passati sette giorni dalla lettera che ho inviato al Sindaco Chittò e al Dott. Bizzi , sei giorni dalla contro risposta all’assessore Montrasio e mancano ventitre giorni all’annuncio della manifestazione a tutela del commercio di vicinato e  ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta concreta scritta.  Una cosa è certa, questa volta non ci fermeremo davanti alle semplici parole, vogliamo risposte concrete e servono ADESSO, il commercio sestese E’ REALMENTE MORIBONDO, I COLLEGHI LAMENTANO UNA NON TUTELA E NOI DI ASSOCOMMERCIO CHIEDIAMO SEMPLICEMENTE DI CAPIRE QUALI SONO I PROGETTI E GLI INVESTIMENTI PER IL RILANCIO DEL COMMERCIO DI VICINATO NELLA CITTA’ COSTRUITA.
Paolo Vino
Presidente
AssoCommercio

mercoledì 16 gennaio 2013

Dialogonews.it

Sesto, il presidente di AssoCommercio a Melzi: “Si faccia da parte e lasci il posto”

SESTO SAN GIOVANNI
Paolo Vino ha deciso di non mollare e di proseguire la sua battaglia per difendere gli interessi dei commercianti che operano in città. Lo stesso dopo aver letto alcune dichiarazioni sul quotidiano “Il Giorno” ha precisato: 



* confermo che nelle tante righe scritte nel pezzo dell’assessore Montrasio non c’è traccia di progettualità per  il rilancio del commercio  nella città costruita, perché si parla solo di IMU.
* all’Unione Commercianti e al suo Presidente Zefferino Melzi dico che: se come da lui dichiarato ”Quelle volumetrie sono state concesse e dobbiamo farci i conti” e se come sempre la sua è una posizione ”Diplomatica”, allora si faccia da parte e lasci il posto a chi vuole tenere alta la bandiera del commercio e dei commercianti sestesi, se non è più in grado di lottare per cambiare le situazioni, forse è il momento di cambiare gli attori Credo che sia perlomeno doveroso tentare di difenderci e cercare di non far approvare un altro centro commerciale come quando lei sedeva in Consiglio Comunale. Prima però spieghi ai commercianti che hanno aderito al  distretto del commercio  perché ad oggi non sono ancora arrivati i rimborsi. 
* sorrido alle dichiarazioni di Guido Camozzi,  perché fu proprio lui a sostenere che per attirare l’attenzione sull’amministrazione comunale bisognava dare messaggi forti e chiari, come il manifesto meno negozi più violenza ed è stato uno dei promotori del Funerale del Commercio. Oggi ci dice che certe manifestazioni non servono??!!! e allora cosa ha raccolto a fare le 1611 firme? Leggo con piacere che il Sindaco nel suo comunicato è disponibile da subito ad un confronto fra tutte le parti interessate, aspettiamo quindi di essere convocati da Lei e dal Dott. Bizzi per un incontro Pubblico al fine di fare capire le progettualità sul futuro del commercio di vicinato nella città costruita.
Paolo Vino, presidente Assocommercio
http://sedialogando.wordpress.com/2013/01/16/sesto-paolo-vino-assocommercio-replica-alle-dichiarazioni-dellassessora-montrasio-e-del-sindaco-chitto/

Pentagramma politico, non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare: vero assessora Montrasio?

Pentagramma    •    Il tema è di quelli importanti. In gioco c’è il futuro di alcuni commercianti che da anni tirano la cinghia per resistere a ogni attacco della crisi e sperano, dopo tanti sacrifici, di non dover chiudere ugualmente bottega perché nel frattempo un altro colosso del commercio ha sostituito le loro funzioni. E’ un film già visto, a Sesto. Fin dai tempi quando fu deciso di dare una licenza nella zona sud-ovest di Sesto e poi controbilanciare con un’altra licenza nella zona nord-est della città. Complessi grandi, oltre tutte le medie realtà che si sono insediate. Tutte a danno del commercio di vicinato.
Le conseguenze era facile immaginarle: crisi dei piccoli negozi e lamentele continue. In tutto questo periodo, e nelle fasi più delicate, le associazioni di categoria non hanno mai preso una posizione netta, per fotografare i rischi e prospettare gli sviluppi del settore alla luce delle novità. L’Unione Commercianti ha gestito la situazione in modo “diplomatico”, senza forzare la ricerca di soluzioni invocate dai negozianti che hanno subito il danno  della crisi e delle difficoltà varie. Un comportamento che ha portato a spaccature tra gli stessi operatori e la creazione di diverse associazioni di categoria.
Durante questi anni, però, quando c’era da chiedere qualcosa per ravvivare la città, di cui i negozi sono una parte importante, vedasi le luminarie piuttosto che le proposte di isole pedonali e quant’altro, l’amministrazione comunale ha sempre fatto riferimento ai piccoli commercianti che sono la vera dorsale della città. E i negozianti, con umiltà, si sono sempre messi a disposizione. Ora il rischio, denunciato da Paolo Vino, con un comunicato aggressivo (impugneremo i forconi) è quello di trovarsi un altro attacco frontale impossibile da assorbire se sulle ex aree Falck si andrà a costruire un altro centro commerciale, con corollario di altre attività che ucciderebbero definitivamente il commercio di vicinato. Il suo richiamo e le sue richieste di spiegazioni ci sembrano legittime e devono essere fatte alla luce del sole.
Tutto questo senza né negare né voler minimizzare il progetto della città della salute e della ricerca, che deve essere realizzata e che rappresenta un volano per tutta la città. Ma non si usino le due cose in modo errato per giustificare ciò che non è giustificabile e che è solo danno verso molti cittadini sestesi. Quindi ben venga il confronto aperto e chiaro a cui si ispira il sindaco Chittò, mentre non riusciamo a comprendere la posizione dell’assessora Montrasio la quale bacchetta Paolo Vino, intanto definendolo segretario e non presidente di AssoCommercio, e poi ricordandogli che il Comune ha concesso sgravi con l’Imu ad alcuni commercianti. L’assessora Montrasio, però, non dice che questi commercianti sono quelli che si sono trovati, loro malgrado, sulla linea di prolungamento della MM e da mesi sono alla fame per colpe non loro. Altro che aiutini! (♣)
Lettera del Presidente di AssoCommercio in risposta al Sindaco Chittò e all'assessore Montrasio.

Caro Assessore Montrasio, nessun dubbio sulla Città della Salute anzi, come scritto nella lettera che ho inviato considero questa scelta una grande opportunità perché porterà un grosso indotto, lavoro e un nuovo tessuto sociale, pertanto penso sia fondamentale per Sesto San Giovanni. Ricordo però ancora lo sguardo sdegnato del Sindaco Chittò quando in campagna elettorale ascoltava le parole: “Se la città costruita non si rimodellerà su quella nuova il rischio è di creare Dubai da una parte e una Bouganville dall’altra”. Bene, il percorso che stiamo facendo sembra proprio portarci in quella direzione, infatti si parla di commercio solo nella città da costruire e non in quella costruita. Mi rendo conto sia più facile e anche più accattivante parlare di cose nuove da fare, però sforziamoci un po’ visto che l’intero progetto Falck occuperà tanti e tanti anni a venire. Per tornare alle sue parole sarebbe così gentile da farmi un esempio semplice semplice, così che un  commerciante come me  possa capire il suo discorso sull’IMU?  Potrebbe gentilmente spiegarmi quanto risparmia oggi un negoziante proprietario di un immobile di 100 mq rispetto all’anno precedente?  No, perché va bene l’impegno e l’attenzione che avete avuto, ma credo anche fosse doveroso in questo momento, perché se di tutela del lavoro tanto si parla non è che noi commercianti siamo figli di nessuno. Per quello che riguarda poi le agevolazioni alle zone coinvolte da lavori secolari, mi toglie proprio la polemica di bocca visto che non abbiamo scelto noi ma al contrario ci ritroviamo a subire e a convivere con le scelte fatte da altri. Se poi la vogliamo dire tutta sappiamo che chi trarrà più “ammortizzatore sociale” è proprio un grande imprenditore che svolge la sua attività dove oggi ci sono i lavori di prolungamento della MM1. Ci scusiamo con l’amministrazione se i commercianti sono costati un milione di euro alle casse comunali ma sono sicuro che  sono stati resi abbondantemente sotto altre forme, in contributi di vario  tipo quali sponsorizzazioni, omaggi per feste di beneficenza, collaborazioni di ogni genere (spesso anche economiche), per manifestazioni di pubblica amministrazione, socialità e solidarietà e non ultimo alcuni commercianti si sono fatti carico di adottare aree verdi che il comune non riusciva a mantenere.  Comunque vista la disponibilità al dialogo vorremmo sapere quando è possibile incontrare  Amministrazione e  Proprietà  delle aree ex Falck pubblicamente  per capire tempi, modi e tutto ciò che tratta di commercio e/o commerciale ; saremmo altresì curiosi di sapere quali sono le vostre idee per un progetto  di rilancio del commercio di vicinato nella città costruita, visto che proprio oggi in centro  (via C. da Sesto) ha chiuso un’altro negozio. Ho sentito tanti spot elettorali che dicevano che il centro commerciale non si sarebbe fatto, non ne serviva un altro, oggi con allo stesso modo ci viene detto che il centro commerciale non sarà in via Mazzini ma 50 metri in linea d’aria più in là, quasi  non facesse parte di Sesto. Ma il punto è un altro sig. Sindaco, mi permetta di ricordarle che abbiamo fretta, molta fretta, siamo al collasso e abbiamo bisogno di relazionarci con persone preparate , che conoscano l’argomento. Questi benedetti tavoli di confronto che a vostro parere hanno una grande funzione non si sono ancora visti, ma se devono fungere da consulta allora si perde del tempo prezioso e noi non ne abbiamo più. Abbiamo bisogno di un gruppo di lavoro che possa  decidere e mettere in pratica senza vincoli da parte di nessuno. Il mondo sta girando a una velocità vertiginosa, il commercio, l’economia cambia panorama ogni mese, ci dia interlocutori capaci se vuole davvero collaborazione e non abbiate l’arroganza di decidere del futuro di tanta gente da soli come già successo in passato. 

Paolo Vino
Presidente AssoCommercio

Città della salute a Sesto/ Vino replica a sindaco e assessore: “Quando ci incontriamo per conoscere le vostre idee sul salvataggio del piccolo commercio?”

Posted on January 15, 2013 by redazione online


Paolo Vino, presidente di Assocommercio e leader della formazione politica Giovani Sestesi, replica alle repliche dell’assessore al Commercio, Virginia Montrasio e del sindaco Monica Chittò proprio alla provocazione dello stesso Vino, pronto a scendere in piazza coi forconi per difendere il piccolo commercio di Sesto.
La polemica è sulla mancanza di iniziative da parte dell’amministrazione comunale per piccoli negozi della città costruita, mentre nelle aree Falck si decide per un nuovo centro commerciale sotto il T5. Ecco il testo della lettera di risposta di Vino a sindaco e assessore.
Caro Assessore Montrasio, nessun dubbio sulla Città della Salute anzi, come scritto nella lettera che ho inviato considero questa scelta una grande opportunità perché porterà un grosso indotto, lavoro e un nuovo tessuto sociale, pertanto penso sia fondamentale per Sesto San Giovanni. Ricordo però ancora lo sguardo sdegnato del Sindaco Chittò quando in campagna elettorale ascoltava le parole: “Se la città costruita non si rimodellerà su quella nuova il rischio è di creare Dubai da una parte e una Bouganville dall’altra”.
Bene, il percorso che stiamo facendo sembra proprio portarci in quella direzione, infatti si parla di commercio solo nella città da costruire e non in quella costruita. Mi rendo conto sia più facile e anche più accattivante parlare di cose nuove da fare, però sforziamoci un po’ visto che l’intero progetto Falck occuperà tanti e tanti anni a venire.
Per tornare alle sue parole sarebbe così gentile da farmi un esempio semplice semplice, così che un commerciante come me possa capire il suo discorso sull’IMU? Potrebbe gentilmente spiegarmi quanto risparmia oggi un negoziante proprietario di un immobile di 100 mq rispetto all’anno precedente? No, perché va bene l’impegno e l’attenzione che avete avuto, ma credo anche fosse doveroso in questo momento, perché se di tutela del lavoro tanto si parla non è che noi commercianti siamo figli di nessuno.
Per quello che riguarda poi le agevolazioni alle zone coinvolte da lavori secolari, mi toglie proprio la polemica di bocca visto che non abbiamo scelto noi ma al contrario ci ritroviamo a subire e a convivere con le scelte fatte da altri.
Se poi la vogliamo dire tutta sappiamo che chi trarrà più “ammortizzatore sociale” è proprio un grande imprenditore che svolge la sua attività dove oggi ci sono i lavori di prolungamento della MM1. Ci scusiamo con l’amministrazione se i commercianti sono costati un milione di euro alle casse comunali ma sono sicuro che sono stati resi abbondantemente sotto altre forme, in contributi di vario tipo quali sponsorizzazioni, omaggi per feste di beneficenza, collaborazioni di ogni genere (spesso anche economiche), per manifestazioni di pubblica amministrazione, socialità e solidarietà e non ultimo alcuni commercianti si sono fatti carico di adottare aree verdi che il comune non riusciva a mantenere.
Comunque vista la disponibilità al dialogo vorremmo sapere quando è possibile incontrare Amministrazione e Proprietà delle aree ex Falck pubblicamente per capire tempi, modi e tutto ciò che tratta di commercio e/o commerciale ; saremmo altresì curiosi di sapere quali sono le vostre idee per un progetto di rilancio del commercio di vicinato nella città costruita, visto che proprio oggi in centro (via C. da Sesto) ha chiuso un’altro negozio.
Ho sentito tanti spot elettorali che dicevano che il centro commerciale non si sarebbe fatto, non ne serviva un altro, oggi con allo stesso modo ci viene detto che il centro commerciale non sarà in via Mazzini ma 50 metri in linea d’aria più in là, quasi non facesse parte di Sesto.
Ma il punto è un altro sig. Sindaco, mi permetta di ricordarle che abbiamo fretta, molta fretta, siamo al collasso e abbiamo bisogno di relazionarci con persone preparate , che conoscano l’argomento. Questi benedetti tavoli di confronto che a vostro parere hanno una grande funzione non si sono ancora visti, ma se devono fungere da consulta allora si perde del tempo prezioso e noi non ne abbiamo più.
Abbiamo bisogno di un gruppo di lavoro che possa decidere e mettere in pratica senza vincoli da parte di nessuno. Il mondo sta girando a una velocità vertiginosa, il commercio, l’economia cambia panorama ogni mese, ci dia interlocutori capaci se vuole davvero collaborazione e non abbiate l’arroganza di decidere del futuro di tanta gente da soli come già successo in passato”.
Paolo Vino, Assocommercio
I NEGOZI DI VICINATO E LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO E DELL'ASSESSORE, IL PRESIDENTE DI ASSOCOMMERCIO PAOLO VINO: "NON ABBIAMO PIU' TEMPO DA PERDERE, DATECI INTERLOCUTORI CAPACI!"


Sesto San Giovanni -    Paolo Vino, presidente di Assocommercio, replica così alle dichiarazioni del sindaco Chittò e dell'assessore Montrasio (vedi articoli precedenti in sezione 'cronaca'): --- "Caro Assessore Montrasio, nessun dubbio sulla Città della Salute anzi, come scritto nella lettera che ho inviato considero questa scelta una grande opportunità perché porterà un grosso indotto, lavoro e un nuovo tessuto sociale, pertanto penso sia fondamentale per Sesto San Giovanni. Ricordo però ancora lo sguardo sdegnato del Sindaco Chittò quando in campagna elettorale ascoltava le parole: "Se la città costruita non si rimodellerà su quella nuova il rischio è di creare Dubai da una parte e una Bouganville dall’altra". Bene, il percorso che stiamo facendo sembra proprio portarci in quella direzione, infatti si parla di commercio solo nella città da costruire e non in quella costruita. Mi rendo conto sia più facile e anche più accattivante parlare di cose nuove da fare, però sforziamoci un po’ visto che l’intero progetto Falck occuperà tanti e tanti anni a venire. Per tornare alle sue parole sarebbe così gentile da farmi un esempio semplice semplice, così che un commerciante come me possa capire il suo discorso sull’IMU? Potrebbe gentilmente spiegarmi quanto risparmia oggi un negoziante proprietario di un immobile di 100 mq rispetto all’anno precedente? No, perché va bene l’impegno e l’attenzione che avete avuto, ma credo anche fosse doveroso in questo momento, perché se di tutela del lavoro tanto si parla non è che noi commercianti siamo figli di nessuno. Per quello che riguarda poi le agevolazioni alle zone coinvolte da lavori secolari, mi toglie proprio la polemica di bocca visto che non abbiamo scelto noi ma al contrario ci ritroviamo a subire e a convivere con le scelte fatte da altri. Se poi la vogliamo dire tutta sappiamo che chi trarrà più "ammortizzatore sociale" è proprio un grande imprenditore che svolge la sua attività dove oggi ci sono i lavori di prolungamento della MM1. Ci scusiamo con l’amministrazione se i commercianti sono costati un milione di euro alle casse comunali ma sono sicuro che sono stati resi abbondantemente sotto altre forme, in contributi di vario tipo quali sponsorizzazioni, omaggi per feste di beneficenza, collaborazioni di ogni genere (spesso anche economiche), per manifestazioni di pubblica amministrazione, socialità e solidarietà e non ultimo alcuni commercianti si sono fatti carico di adottare aree verdi che il comune non riusciva a mantenere. Comunque vista la disponibilità al dialogo vorremmo sapere quando è possibile incontrare Amministrazione e Proprietà delle aree ex Falck pubblicamente per capire tempi, modi e tutto ciò che tratta di commercio e/o commerciale ; saremmo altresì curiosi di sapere quali sono le vostre idee per un progetto di rilancio del commercio di vicinato nella città costruita, visto che proprio oggi in centro (via C. da Sesto) ha chiuso un’altro negozio. Ho sentito tanti spot elettorali che dicevano che il centro commerciale non si sarebbe fatto, non ne serviva un altro, oggi con allo stesso modo ci viene detto che il centro commerciale non sarà in via Mazzini ma 50 metri in linea d’aria più in là, quasi non facesse parte di Sesto. Ma il punto è un altro sig. Sindaco, mi permetta di ricordarle che abbiamo fretta, molta fretta, siamo al collasso e abbiamo bisogno di relazionarci con persone preparate , che conoscano l’argomento. Questi benedetti tavoli di confronto che a vostro parere hanno una grande funzione non si sono ancora visti, ma se devono fungere da consulta allora si perde del tempo prezioso e noi non ne abbiamo più. Abbiamo bisogno di un gruppo di lavoro che possa decidere e mettere in pratica senza vincoli da parte di nessuno. Il mondo sta girando a una velocità vertiginosa, il commercio, l’economia cambia panorama ogni mese, ci dia interlocutori capaci se vuole davvero collaborazione e non abbiate l’arroganza di decidere del futuro di tanta gente da soli come già successo in passato. (Paolo Vino, Presidente AssoCommercio)".

Articolo pubblicato il 15/01/13

lunedì 14 gennaio 2013


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO/ Commercio e aree Falck, Vino (Assocommercio): caro Sig. Sindaco e Egr. dott. Bizzi, chiediamo chiarezza altrimenti scenderemo in piazza


“Egr. Sig. Sindaco Chittò ed Egr. Dott. Bizzi, si faccia chiarezza altrimenti siamo pronti a spegnere la città e a scendere in piazza ma questa volta con i forconi.
In questi giorni leggo sulle varie testate giornalistiche locali e nazionali di una firma tra Amministrazioni Pubbliche e Proprietà delle aree ex Falck, la “Sesto Immobiliare”, per l’insediamento di Città della Salute sulla parte pubblica delle aree ex Falck. Premetto che ne considero il suo arrivo come una grande opportunità per Sesto San Giovanni, forse l’unica in questo momento. In molti urlano “Al ladro, al ladro ci rubano il parco”, ma attualmente esistono solo un mucchio di schifezze da bonificare il prima possibile.
La Città della Salute porterà sicuramente con se un grosso indotto e avremo da gestire tanti lati positivi come il lavoro e l’arrivo di un nuovo tessuto sociale e altri negativi come lo smog e il caos che rischia di crearsi se non saremo capaci di studiare i giusti mezzi di comunicazione tra la struttura e l’esterno della città.
Ma detto questo, al momento il problema non è la Città della Salute ma la salute del commercio di vicinato che non è malato ma moribondo. Le periferie si stanno svuotando di negozi, nel centro storico di Sesto alcune realtà importanti hanno chiuso e ad oggi non è stato fatto un vero progetto di riqualificazione del commercio di vicinato da parte di nessuna Amministrazione, ma al contrario si parla di commerciale sulle aree ex Falck lasciando in completo stato di abbandono la città costruita.
E’ stato detto e ripetuto più volte che tra la vecchia e la nuova Sesto deve esserci sinergia, collegamento, anzi è stato assicurato in campagna elettorale che ci sarebbe stata continuità. Ma dalle colonne del Corriere della sera del 10 gennaio 2013 si evidenzia un aumento di mq destinato al Commerciale con l’arrivo di un grosso complesso commerciale che non si chiamerà più centro commerciale ma “centro dello shopping” o “mecca dello Shopping”; allora chiedo al Sig. Sindaco e alla proprietà nella persona del Dott. Bizzi di fare chiarezza e di spiegarci pubblicamente cosa sta accadendo e cosa verrà costruito di commerciale sulle aree ex Falck sia esso vicinato, grandi magazzini, grande distribuzione, produttivo o come lo si voglia chiamare.
Abbiamo bisogno di risposte e le vogliamo adesso, chiediamo di fissare da qui a un mese un incontro pubblico tra commercio, Pubblica Amministrazione e proprietà e se tutto questo non fosse possibile andrò personalmente negozio per negozio a convincere i commercianti a scendere in piazza.
Spiegherò loro la miopia di questa e delle precedenti Amministrazioni sul commercio di vicinato e la non volontà di farne un fiore all’occhiello, spiegherò che chi fino ad oggi ha amministrato la città si è sempre vantato di aver mantenuto i numeri delle vetrine aperte senza considerare la qualità del commercio; spiegherò loro che le precedenti Amministrazioni hanno destinato per il commercio di vicinato 10mila euro a suo sostegno, somma che non basta neanche per imbiancare un negozio e infine chiederò loro di partecipare e fare sentire la loro voce che per troppi anni è stata soffocata dal pensiero che i commercianti sono i ricchi, che sfruttano i dipendenti e che non pagano le tasse. Vulcano, Auchan, Sarca, smettiamola di dare colpa solo alla crisi. Restando in attesa di una Vostra gentile e rapida risposta scritta colgo l’occasione per porgere Distinti Saluti.”.
Paolo Vino
Presidente Assocommercio


LETTERA DEL PRESIDENTE DI ASSOCOMMERCIO PAOLO VINO INVIATA AL SINDACO MONICA CHITTO' E AL DOTT. DAVIDE BIZZI PROPRIETARIO DELLE AREE EX FALCK.
 
Egregio Signor Sindaco Chittò ed Egregio Dott. Bizzi,
si faccia chiarezza altrimenti siamo pronti a spegnere la città e a scendere in piazza ma questa volta con i forconi. In questi giorni leggo sulle varie testate giornalistiche locali e Nazionali di una firma tra Amministrazioni Pubbliche e Proprietà delle aree ex Falck, la "Sesto Immobiliare", per l’insediamento di Città della Salute sulla parte pubblica delle aree ex Falck. Premetto che ne considero il suo arrivo come una grande opportunità per Sesto San Giovanni, forse l’unica in questo momento. In molti urlano "Al ladro, al ladro ci rubano il parco" ma attualmente esistono solo un mucchio di schifezze da bonificare il prima possibile. La Città della Salute porterà sicuramente con se un grosso indotto e avremo da gestire tanti lati positivi come il lavoro e l’arrivo di un nuovo tessuto sociale e altri negativi come lo smog e il caos che rischia di crearsi se non saremo capaci di studiare i giusti mezzi di comunicazione tra la struttura e l’esterno della città. Ma detto questo, al momento il problema non è la Città della Salute ma la salute del commercio di vicinato che non è malato ma moribondo. Le periferie si stanno svuotando di negozi, nel centro storico di Sesto alcune realtà importanti hanno chiuso e ad oggi non è stato fatto un vero progetto di riqualificazione del commercio di vicinato da parte di nessuna Amministrazione, ma al contrario si parla di commerciale sulle aree ex Falck lasciando in completo stato di abbandono la città costruita. E’ stato detto e ripetuto più volte che tra la vecchia e la nuova Sesto deve esserci sinergia, collegamento, anzi è stato assicurato in campagna elettorale che ci sarebbe stata continuità. Ma dalle colonne del Corriere della sera del 10 gennaio 2013 si evidenzia un aumento di mq destinato al Commerciale con l’arrivo di un grosso complesso commerciale che non si chiamerà più centro commerciale ma "centro dello shopping" o "mecca dello Shopping" ,allora chiedo al Sig. Sindaco e alla proprietà nella persona del Dott. Bizzi di fare chiarezza e di spiegaci pubblicamente cosa sta accadendo e cosa verrà costruito di commerciale sulle aree ex Falck sia esso vicinato, grandi magazzini, grande distribuzione, produttivo o come lo si voglia chiamare. Abbiamo bisogno di risposte e le vogliamo adesso, chiediamo di fissare da qui a un mese un incontro pubblico tra commercio, Pubblica Amministrazione e proprietà e se tutto questo non fosse possibile andrò personalmente negozio per negozio a convincere i commercianti a scendere in piazza. Spiegherò loro la miopia di questa e delle precedenti Amministrazione sul commercio di vicinato e la non volontà di farne un fiore all’occhiello, spiegherò che chi fino ad oggi ha amministrato la città si è sempre vantato di aver mantenuto i numeri delle vetrine aperte senza considerare la qualità del commercio, spiegherò loro che le precedenti Amministrazioni hanno destinato per il commercio di vicinato 10.000,00 (diecimila/00) euro a suo sostegno, somma che non basta neanche per imbiancare un negozio e infine chiederò loro di partecipare e fare sentire la loro voce che per troppi anni è stata soffocata dal pensiero che i commercianti sono i ricchi, che sfruttano i dipendenti e che non pagano le tasse. Vulcano, Auchan, Sarca, smettiamola di dare colpa solo alla crisi. Restando in attesa di una Vostra gentile e rapida risposta scritta colgo l’occasione per porgere. Distinti Saluti.
Paolo Vino
Presidente AssoCommercio

Corrieredisesto.it

Città della salute a Sesto/ Paolo Vino (Assocommercio): “Entro un mese incontro col sindaco e con Sesto immobiliare, altrimenti piccoli negozianti in piazza coi forconi”

Posted on January 14, 2013        
 
Una lettera aperta inviata dal segretario dell’associazione di commercianti Assocommercio di Sesto San Giovanni, Paolo Vino (leader anche della formazione politica Giovani sestesi) inviata al sindaco Monica Chittò e al proprietario delle aree Falck, Davide Bizzi, per chiedere un incontro urgente e parlare del futuro del commercio in città e del centro commerciale sotto i capannoni dell’ex T5 nella Falck Concordia. Se non ci saranno risposte, i commercianti sono pronti a scendere in piazza. Ecco il testo della missiva.
Egr. Sig. Sindaco Chittò ed Egr. Dott. Bizzi, si faccia chiarezza altrimenti siamo pronti a spegnere la città e a scendere in piazza ma questa volta con i forconi.
In questi giorni leggo sulle varie testate giornalistiche locali e Nazionali di una firma tra Amministrazioni Pubbliche e Proprietà delle aree ex Falck, la “Sesto Immobiliare”, per l’insediamento di Città della Salute sulla parte pubblica delle aree ex Falck. Premetto che ne considero il suo arrivo come una grande opportunità per Sesto San Giovanni, forse l’unica in questo momento. In molti urlano “Al ladro, al ladro ci rubano il parco” ma attualmente esistono solo un mucchio di schifezze da bonificare il prima possibile.
La Città della Salute porterà sicuramente con se un grosso indotto e avremo da gestire tanti lati positivi come il lavoro e l’arrivo di un nuovo tessuto sociale e altri negativi come lo smog e il caos che rischia di crearsi se non saremo capaci di studiare i giusti mezzi di comunicazione tra la struttura e l’esterno della città.
Ma detto questo, al momento il problema non è la Città della Salute ma la salute del commercio di vicinato che non è malato ma moribondo. Le periferie si stanno svuotando di negozi, nel centro storico di Sesto alcune realtà importanti hanno chiuso e ad oggi non è stato fatto un vero progetto di riqualificazione del commercio di vicinato da parte di nessuna Amministrazione, ma al contrario si parla di commerciale sulle aree ex Falck lasciando in completo stato di abbandono la città costruita.
E’ stato detto e ripetuto più volte che tra la vecchia e la nuova Sesto deve esserci sinergia, collegamento, anzi è stato assicurato in campagna elettorale che ci sarebbe stata continuità. Ma dalle colonne del Corriere della sera del 10 gennaio 2013 si evidenzia un aumento di mq destinato al Commerciale con l’arrivo di un grosso complesso commerciale che non si chiamerà più centro commerciale ma “centro dello shopping” o “mecca dello Shopping” , allora chiedo al Sig. Sindaco e alla proprietà nella persona del Dott. Bizzi di fare chiarezza e di spiegaci pubblicamente cosa sta accadendo e cosa verrà costruito di commerciale sulle aree ex Falck sia esso vicinato, grandi magazzini, grande distribuzione, produttivo o come lo si voglia chiamare.
Abbiamo bisogno di risposte e le vogliamo adesso, chiediamo di fissare da qui a un mese un incontro pubblico tra commercio, Pubblica Amministrazione e proprietà e se tutto questo non fosse possibile andrò personalmente negozio per negozio a convincere i commercianti a scendere in piazza.
Spiegherò loro la miopia di questa e delle precedenti Amministrazione sul commercio di vicinato e la non volontà di farne un fiore all’occhiello, spiegherò che chi fino ad oggi ha amministrato la città si è sempre vantato di aver mantenuto i numeri delle vetrine aperte senza considerare la qualità del commercio, spiegherò loro che le precedenti Amministrazioni hanno destinato per il commercio di vicinato 10mila (diecimila/00) euro a suo sostegno, somma che non basta neanche per imbiancare un negozio e infine chiederò loro di partecipare e fare sentire la loro voce che per troppi anni è stata soffocata dal pensiero che i commercianti sono i ricchi, che sfruttano i dipendenti e che non pagano le tasse. Vulcano, Auchan, Sarca, smettiamola di dare colpa solo alla crisi. Restando in attesa di una Vostra gentile e rapida risposta scritta colgo l’occasione per porgere Distinti Saluti
Paolo Vino”.
Dialogonews.it
Lettera aperta del presidente di Assocommercio Vino al sindaco Chittò e l’imprenditore Bizzi: “Risposte chiare o prendiamo i forconi e scendiamo in piazza”

di Paolo Vino*

Egr. Sig. Sindaco Chittò ed Egr. Dott. Bizzi,
si faccia chiarezza altrimenti siamo pronti a spegnere la città e a scendere in piazza ma questa volta con i forconi. In questi giorni leggo sulle varie testate giornalistiche locali e Nazionali di una firma tra Amministrazioni Pubbliche e Proprietà delle aree ex Falck, la “Sesto Immobiliare”, per l’insediamento di Città della Salute sulla parte pubblica delle aree ex Falck. Premetto che ne considero il suo arrivo come una grande opportunità per Sesto San Giovanni, forse l’unica in questo momento. In molti urlano “Al ladro, al ladro ci rubano il parco” ma attualmente esistono solo un mucchio di schifezze da bonificare il prima possibile. La Città della Salute porterà sicuramente con se un grosso indotto e avremo da gestire tanti lati positivi come il lavoro e l’arrivo di un nuovo tessuto sociale e altri negativi come lo smog e il caos che rischia di crearsi se non saremo capaci di studiare i giusti mezzi di comunicazione tra la struttura e l’esterno della città.
Ma detto questo, al momento il problema non è la Città della Salute ma la salute del commercio di vicinato che non è malato ma moribondo. Le periferie si stanno svuotando di negozi, nel centro storico di Sesto alcune realtà importanti hanno chiuso e ad oggi non è stato fatto un vero progetto di riqualificazione del commercio di vicinato da parte di nessuna Amministrazione, ma al contrario si parla di commerciale sulle aree ex Falck lasciando in completo stato di abbandono la città costruita. E’ stato detto e ripetuto più volte che tra la vecchia e la nuova Sesto deve esserci sinergia, collegamento, anzi è stato assicurato in campagna elettorale che ci sarebbe stata continuità. Ma dalle colonne del Corriere della sera del 10 gennaio 2013 si evidenzia un aumento di mq destinato al Commerciale con l’arrivo di un grosso complesso commerciale che non si chiamerà più centro commerciale ma “centro dello shopping” o “mecca dello Shopping”, allora chiedo al Sig. Sindaco e alla proprietà nella persona del Dott. Bizzi di fare chiarezza e di spiegaci pubblicamente cosa sta accadendo e cosa verrà costruito di commerciale sulle aree ex Falck sia esso vicinato, grandi magazzini, grande distribuzione, produttivo o come lo si voglia chiamare.
Abbiamo bisogno di risposte e le vogliamo adesso, chiediamo di fissare da qui a un mese un incontro pubblico tra commercio, Pubblica Amministrazione e proprietà e se tutto questo non fosse possibile andrò personalmente negozio per negozio a convincere i commercianti a scendere in piazza. Spiegherò loro la miopia di questa e delle precedenti Amministrazione sul commercio di vicinato e la non volontà di farne un fiore all’occhiello, spiegherò che chi fino ad oggi ha amministrato la città si è sempre vantato di aver mantenuto i numeri delle vetrine aperte senza considerare la qualità del commercio, spiegherò loro che le precedenti Amministrazioni hanno destinato per il commercio di vicinato 10.000,00 (diecimila/00) euro a suo sostegno, somma che non basta neanche per imbiancare un negozio e infine chiederò loro di partecipare e fare sentire la loro voce che per troppi anni è stata soffocata dal pensiero che i commercianti sono i ricchi, che sfruttano i dipendenti e che non pagano le tasse. Vulcano, Auchan, Sarca, smettiamola di dare colpa solo alla crisi. Restando in attesa di una Vostra gentile e rapida risposta scritta colgo l’occasione per porgere Distinti Saluti.
* Presidente Assocommercio Sesto S. G.
nordmilano24.it
SESTO, COMMERCIANTI PRONTI A OSCURARE LA CITTA'
 
 
SESTO SAN GIOVANNI - “Si faccia chiarezza altrimenti siamo pronti a spegnere la città e a scendere in piazza ma questa volta con i forconi”. Assocommercio è determinata nel contestare l'ultima variante del progetto per le aree ex Falck. Con una lettera aperta diffusa nel fine settimana ha contestato formalmente gli accodi presi del Comune con il Gruppo Bizzi che tra le altre cose prevedono la nascita di un nuovo mega centro commerciale nelle aree dismesse.
La Città della Salute porterà sicuramente con se un grosso indotto e avremo da gestire tanti lati positivi come il lavoro e l’arrivo di un nuovo tessuto sociale e altri negativi come lo smog e il caos che rischia di crearsi se non saremo capaci di studiare i giusti mezzi di comunicazione tra la struttura e l’esterno della città- scrive il presidente Paolo Vino nel suo comunicato - Ma detto questo, al momento il problema non è la Città della Salute ma la salute del commercio di vicinato che non è malato ma moribondo. Le periferie si stanno svuotando di negozi, nel centro storico di Sesto alcune realtà importanti hanno chiuso e ad oggi non è stato fatto un vero progetto di riqualificazione del commercio di vicinato da parte di nessuna Amministrazione, ma al contrario si parla di commerciale sulle aree ex Falck lasciando in completo stato di abbandono la città costruita”.
L'accordo raggiunto tra le parti prevede tra le altre cose la conferma di aree commerciali per la grande distribuzione che verrebbero spostate nelle aree del T3. Il comune afferma che saranno più lontane dalla città costruita, ma comunque inserite nel contesto urbano che già fatica a far vivere il commercio esistente.
Si evidenzia un aumento di mq destinato al Commerciale con l’arrivo di un grosso complesso commerciale che non si chiamerà più centro commerciale ma “centro dello shopping” o “mecca dello Shopping” - dice Paolo Vino nella sua lettera aperta - allora chiedo al Sig. Sindaco e alla proprietà nella persona del Dott. Bizzi di fare chiarezza e di spiegaci pubblicamente cosa sta accadendo e cosa verrà costruito di commerciale sulle aree ex Falck sia esso vicinato, grandi magazzini, grande distribuzione, produttivo o come lo si voglia chiamare. Abbiamo bisogno di risposte e le vogliamo adesso, chiediamo di fissare da qui a un mese un incontro pubblico tra commercio, Pubblica Amministrazione e proprietà e se tutto questo non fosse possibile andrò personalmente negozio per negozio a convincere i commercianti a scendere in piazza”.