Associazione a tutela del commercio si vicinato

associazione a tutela del commercio di vicinato

venerdì 26 agosto 2016

Come sperperare i soldi dei cittadini in un momento di crisi.


AssoCommercio.com

Associazione a tutela del commercio di vicinato

 

COMUNICATO STAMPA


Spesi male i soldi della collettività.

 

In questo paese dove il paradosso fa da padrone, Sesto non fa eccezione.

Succede questo: all'inizio dell'anno AssoCommercio presenta al Comune una  richiesta in forma cartacea che però avrebbe dovuto completarsi in forma telematica perchè, come recita il nuovo regolamento, può essere inoltrata solo ed esclusivamente in forma online, pena l'invalidità.
A seguito di tale richiesta  arriva la risposta dagli uffici del comune.

Fin qui, nulla di male si direbbe. Si, se non fosse che la notifica ci viene inviata tramite "Raccomandata con ricevuta di ritorno", ne consegue che "naturalmente" i costi siano  a carico del contribuente utilizzando soldi pubblici.

La domanda che mi pongo è: se per la domanda è valido solo l'invio telematico, come mai per la risposta si usano le poste?
Logica vorrebbe che si usasse lo stesso criterio.
Perchè a questo punto o è valido l'invio telematico e null'altro per la domanda e la risposta, oppure c'è un'evidente stortura fuzionale nell'organizzazione.

D'altronde la burocrazia, questa burocrazia, rappresenta la morte della democrazia, e come  mi è capitato di leggere qualche giorno fa: "Con la burocrazia attuale, Cristoforo Colombo non sarebbe mai riuscito a partire".

Paolo Vino

Presidente AssoCommercio